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Alla Feltrinelli di Parma la presentazione del libro di Giuseppe Malpeli

Giovedì 3 ottobre a Parma, presso la libreria Feltrinelli di Strada Farini, sarà presentato il nuovo libro “Giuseppe Malpeli. Sulle strade dell’educazione in Italia” (Viella Editrice, 2024), antologia di scritti dell’educatore, insegnante e pedagogista parmense Giuseppe Malpeli, scomparso nel 2015. La presentazione del libro è organizzata dall’Associazione per l’Amicizia Italia-Birmania Giuseppe Malpeli di Parma, di cui è stato fondatore e a lungo Presidente.

Dopo il saluto iniziale di Rossana Riccò, Presidente dell’Associazione, interverranno la già senatrice Albertina Soliani, Presidente onoraria dell’Associazione, Clelia D’Apice, Ricercatrice presso il Centro Universitario per la Cooperazione Internazionale, e Roberto Ceresini, storico libraio e per anni direttore della Feltrinelli di Parma. Coordinerà l’incontro Katia Golini, giornalista della Gazzetta di Parma.

«Giuseppe Malpeli è sempre rimasto con noi», dice Albertina Soliani. «Oggi presentiamo alla città i suoi scritti, quelli sull’educazione e quelli sulla sua esperienza in Birmania. Una grande scoperta, una grande passione per l’umanità. Con Parma nel cuore ha incontrato Aung San Suu kyi e l’ha per sempre legata alla città».

Giuseppe Malpeli, nato a Berceto nel 1955, ha dedicato la sua vita all’educazione, al volontariato internazionale e alla militanza politica nella sua forma più alta e generosa. Dagli anni Duemila si è impegnato in rilevanti progetti politico-educativi in India e in Birmania, in particolare in favore dei più giovani, per i quali ha ricevuto una laurea honoris causa in Educazione dall’Università di Nuova Delhi.

Negli scritti raccolti nel libro curato da Albertina Soliani e da Roberta Cardarello, docente presso l’Università di Modena e di Reggio Emilia moltissimi dei quali inediti, le sue esperienze professionali e di impegno personale e intellettuale si intrecciano con gli eventi politici e culturali del nostro paese come di altri lontani. Malpeli mette in luce in modo concreto i problemi della scuola e della formazione universitaria degli insegnanti, la tensione culturale e sociale a garantire a tutti i ragazzi livelli educativi adeguati, le grandi questioni della democrazia, della dittatura e della resistenza culturale in paesi travagliati.

Il suo profondo legame con il Myanmar è nato dopo aver conosciuto a Calcutta un giovane birmano, soprannominato ‘Lucky’, con il quale è nata una grande amicizia. Il 26 dicembre 2004, in un’isola delle Andamane Giuseppe, Lucky e la sua fidanzata indiana sono stati travolti dallo Tzunami. Giuseppe è sopravvissuto mentre Lucky e la sua fidanzata sono scomparsi. Dopo che è stato ritrovato il loro corpo Giuseppe ha portato le ceneri di Lucky alla madre in un villaggio a Nord della Birmania: era la prima volta che entrava nel Paese. Da allora Giuseppe si è dedicato profondamente al popolo birmano, avviando numerosi progetti di sostegno e di solidarietà in suo favore insieme ad Albertina Soliani e all’Associazione. Nel corso dei suoi numerosi viaggi nel Paese ha conosciuto Aung San Suu Kyi, Premio Nobel per la Pace e poi Consigliera di Stato del Myanmar fino al colpo di Stato del 2021. Un’amicizia forte, che ha portato poi alla visita di Aung San Suu Kyi a Parma, nel 2013. Nel 2016, a un anno dalla sua scomparsa, la Città di Parma gli ha conferito la Medaglia d’Oro alla Memoria, la sua più alta onorificenza.

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