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“Libertà nel cuore”. Capodanno Birmano Resistente — Domenica 14 aprile 2024

Domenica 14 aprile 2024 oltre 170 persone da tutta Italia si troveranno a Casa Cervi di Gattatico (Reggio Emilia) per celebrare insieme il Capodanno birmano. Una Festa all’insegna dell’impegno e della lotta comune per la libertà in Myanmar, Paese da oltre tre anni oppresso dalla dittatura militare. Presenti ministri del Governo di Unità Nazionale del Myanmar, formato dai parlamentari democraticamente eletti nel 2020, ora in esilio.

Domenica 14 aprile 2024 | Dalle ore 11
Casa Cervi 
Via Fratelli Cervi 9, Gattatico (Reggio Emilia) | mappa

“Libertà nel cuore”
CAPODANNO BIRMANO RESISTENTE

L’evento è aperto al pubblico dalle 12,30, nel momento di danze e canti tradizionali, che si terranno nel prato di fronte a Casa Cervi. 
Gli altri momenti della giornata sono a invito.

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Insieme a Casa Cervi per celebrare il Capodanno birmano, uniti per resistere e per invocare la libertà del Myanmar, Paese da oltre tre anni oppresso dalla dittatura militare. Domenica 14 aprile oltre 170 persone, da tutta Italia, amici birmani e italiani, si ritroveranno a Gattatico (Reggio Emilia), nella Casa della Famiglia Cervi, luogo simbolo della Resistenza italiana. Insieme festeggeranno il Thingyan Water Festival, la “Festa dell’Acqua”, che corrisponde al Capodanno birmano, celebrato ogni anno nel mese di aprile con festeggiamenti che durano fino a quattro giorni. Una Festa sentitissima in Myanmar, con balli, musica e danze e la tipica usanza di gettare acqua ai passanti, un atto simbolico che serve a cancellare le impurità ed i peccati del vecchio anno per poter iniziare meglio quello nuovo. Quest’anno, secondo il calendario birmano, si inaugurerà l’anno 1386. 

Il Capodanno è organizzato dalla Comunità birmana in Italia in collaborazione con l’Istituto Alcide Cervi e con l’Associazione per l’Amicizia Italia-Birmania Giuseppe Malpeli di Parma.
Un Capodanno molto speciale, dentro la rivoluzione di un Paese pacifico che sta resistendo da tre anni alla brutalità e alla violenza del regime militare.

Sono attesi diversi appartenenti alla comunità birmana, fra cui molti studenti nelle Università italiane, anche grazie ai progetti sostenuti dall’Associazione Italia-Birmania, e molti amici del Myanmar. La Festa sarà un’occasione per parlare del Myanmar oggi: la situazione geopolitica, le criticità, ma anche i progressi della resistenza e della cooperazione internazionale nel comune obiettivo di riportare la pace e la democrazia nel Paese. Saranno presenti, infatti, alcuni ministri del Governo di Unità Nazionale del Myanmar, formato dai parlamentari democraticamente eletti nel 2020, ora in esilio. Un evento unico in Italia all’insegna della cultura birmana, delle sue tradizioni, del cibo, della musica e della danza, tramite la celebrazione di una delle sue Festività più note. 

«Nella terra dei Cervi continua a risuonare il grido della libertà. Oggi è la sofferenza del popolo birmano che parla al mondo del valore della libertà, della democrazia, della pace», dice Albertina Soliani, Presidente dell’Istituto Alcide Cervi, rientrata di recente da un viaggio sul confine fra Thailandia e Myanmar. «Siamo lieti di ospitare a Casa Cervi la comunità birmana in Italia, gli studenti universitari e tutti gli amici del Myanmar, accanto al mappamondo dei Cervi, condividendo sofferenze e speranze. Sulla colonna che regge il radar meteo di fianco a Casa Cervi, i giovani del territorio nei primi anni Duemila hanno disegnato i volti dei leader del mondo che li ispiravano: fra questi il volto di Aung San Suu Kyi, la leader birmana oggi in carcere isolata dal mondo, simbolo di amore per la democrazia».

La giornata inizierà alle ore 11, presso la Sala Maria Cervi dell’Istituto Cervi, con un incontro moderato da Carlo Ferrari (già presidente dell’Associazione Amicizia-Italia Birmania Giuseppe Malpeli), nel quale interverranno: Win Myat Aye, Ministro degli affari umanitari e delle emergenze del Governo di Unità Nazionale; Zaw Wai Soe, Ministro della salute, del lavoro, e dell’istruzione del Governo di Unità Nazionale;  Albertina Soliani, Presidente dell’Istituto Cervi; Rossana Riccò, Presidente dell’Associazione Amicizia Italia-Birmania; Thuzar Linn, membro della Comunità birmana in Italia; Alberto Botto, Vicepresidente dell’Associazione per l’Amicizia Italia-Birmania.

Verso le 12,30 inizierà il momento di festeggiamenti, con danze e canti popolari tradizionali birmani, ma anche canti per la resistenza e per la pace. A seguire, il pranzo, a base di piatti tipici birmani, tra cui tagliatelle con zuppa di cocco, farina di ceci e pollo, vermicelli di riso con la zuppa di pesce, farina di riso e tanto altro. Il ricavato del pranzo sarà devoluto in beneficenza in favore della popolazione birmana. La giornata finirà intorno alle 16.
L’evento è aperto al pubblico dalle 12,30, nel momento di danze e canti tradizionali, che si terranno nel prato di fronte a Casa Cervi. Gli altri momenti della giornata sono a invito. Per maggiori informazioni è possibile telefonare a 0522 678356 o scrivere a  info@istitutocervi.it.

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