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Aung San Suu Kyi in Cina

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Nella giornata di oggi, 10 giugno, il sito Democratic Voice of Burma (www.dvb.no) dedica ben due articoli al viaggio che, iniziando appunto nella giornata di oggi, porterà Aung San Suu Kyi nella Repubblica Popolare Cinese per una visita di quattro giorni.

Il primo, che riportiamo in traduzione libera, è dedicato alla partenza della signora Suu Kyi dall’aeroporto di Yangoon.  

Il secondo, di cui riportiamo le prime frasi, descrive i suoi primi passi in Cina.

(Nella foto Aung San Suu Kyi all’aeroporto di Yangoon conversa con l’ambasciatore cinese prima di imbarcarsi sull’aereo che la porterà in Cina)

(Aldo Montermini)

 

 

Suu Kyi heads to Beijing.

Nella prima mattina di oggi, mercoledì, è prevista la partenza da Rangoon della leader dell’opposizione birmana Aung San Suu Kyi per un viaggio di quattro giorni in Cina. In agenda, incontri con ol Presidente Xi Jiping, il Primo Ministro Li Keqiang e altri autorevoli rappresentanti del Partito Comunista cinese.

Il capo della Lega Nazionale per la Democrazia (LND) transiterà per Bangkok.  L’accompagnano i membri del partito Phyo Zeyar Thaw e Phyo Min Thein, nonché il suo assistente personale Tin Mar Aung.

Il portavoce del Ministro degli Esteri Cinese Hong Lei ha detto in conferenza stampa a Pechino che il governo cinese spera che la visita della signora Suu Kyi migliorerà le relazioni e aiuterà una migliore comprensione tra i due paesi.

Le relazioni tra Naypyidaw e Pechino sono state caratterizzate nei mesi scorsi da tensioni per la presenza nel territorio cinese di rifugiati provenienti dal Kokang in seguito alle azioni di contrasto portate avanti dall’esercito birmano contro le milizie etniche nello stato di Shan nel nordest del paese.

In vista della visita di Suu Kyi un editoriale del giornale di stato Global Times lancia una stoccata all’amministrazione di Thein Sein affermando che le riforme hanno “complicato” la sua politica.

“Il governo sta velocemente perdendo il controllo sulla società” afferma l’editoriale prima di elargire lodi alla leader dell’opposizione.

“Suu Kyi diventerà una buona amica della Cina” prosegue “Essa ha espresso nel corso degli anni giudizi positivi sulla Cina ed ha anche mostrato doti di pragmatismo nella disputa  sui progetti Cinesi.”

Queste sottolineature lasciano intuire quella che appare essere una nascente empatia all’interno dei dirigenti di Pechino verso la leader del LND e la loro soddisfazione per il ruolo avuto da Suu Kyi nella resurrezione della miniera di rame di Latpadaung un progetto  sostenuto dalla Cina che è stato al centro di forti proteste.

E’ anche probabile che i dirigenti cinesi sperino che “The Lady”, come è comunemente chiamate in patria, voglia usare la sua forza per rilanciare un altro mega progetto cinese in Birmania: la diga di Myitsone che fu sospeso nel 2011 da un decreto presidenziale a seguito delle proteste di pubblico e per questioni di salvaguardia ambientale.

Suu Kyi touches down in China

La leader della Lega Nazionale per la Democrazia (NLD) Aung San Suu Kyi è arrivata in Cina oggi, 10 giugno, per iniziare una visita che farà luce sull’atteggiamento di Pechino verso il campione della democrazia e premio Nobel, in corsa per la presa del potere.

Suu Kyi è apparsa all’uscita dell’aeroporto internazionale di Pechino indossando un abito bianco con una sciarpa rosa circondata da polizia e security, prima di scomparire all’interno di una berlina nera, come racconta un cronista dell’AFP presente sul posto…..

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