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Giovanni il “vetraio” della scuola di Rangoon in Birmania
Da oggi 17 luglio 2014 c’è un filo a Parma che unisce i bambini italiani e quelli birmani.
Può unire ancora di più le nostre scuole alla loro. Questo filo gira trasparente e cuce tutto.
Bambini così lontani come i loro pensieri le loro scoperte e i loro mondi.
Questo filo ha tanti nomi: amore, intelligenza e generosità.
Giovanni, un bambino italiano, figlio di Carlo e Sara, ha 10 anni e abita a Parma ha deciso di seguire e cucire qualcosa con questo filo.
Sembra trasparente, eppure è tanto robusto!
Per aiutare i bambini birmani che frequentano una scuola a Rangoon ( Birmania) ha deciso di aprire una “lotteria equa e solidale”
vicino alla sua scuola, nel parco Lubiana a Parma: “Perché i diritti sono di tutti non solo di quelli fortunati” ha spiegato alla mamma.
L’obiettivo è quello di raccogliere un po’ di soldi per coprire con i vetri una scuola di bambini birmani e proteggerli così dalla pioggia.
Ha messo come premio della lotteria i propri giochi, le cose più care.
Ha coinvolto alcuni compagni di classe e mentre girava per il parco a vendere i biglietti spiegava alle nonne e ai nipotini chi fosse Aung San Suu Kyi (cittadina onoraria di Parma), raccontava della Birmania e dei bisogni dei bambini birmani.
Tanti dei bambini presenti al Parco, molti che abitano a Parma ma provengono da varie parti del mondo, sono accorsi ad aiutare nella vendita dei biglietti.
E’ stato un successo, Giovanni ha lanciato a tutti i bambini di Parma un’idea, un progetto.
A noi adulti qualche volta un po’ scoraggiati ha insegnato da vero maestro ad avere sempre nuovi amici e a tenere un filo e a farci un doppio nodo per non perdersi mai.
Grazie Giovanni!
Giuseppe Malpeli
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