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UNO SPECCHIO MAGICO PER AUNG SAN SUU KYI

All’Opera di Firenze sabato 7 maggio, in prima esecuzione assoluta, data unica, va in scena «Lo specchio magico» opera di Fabio Vacchi su libretto di Aldo Nove, nell’ambito del Maggio Musicale Fiorentino.

«Lo specchio magico» è un esempio di “urban art dance opera“, definita dall’autore “Melograffito”, dove l’arte di strada entra in simbiosi con la melodia. Come la regia virtuale rappresentata dalla performance del writer Marco Tarascio (in arte Moby Dick) trasmessa in diretta all’interno del teatro, gli interventi del rapper Millelemmi, moderno Cantastorie e del ballerino Filippo Coffano Andreoli, nei panni di Piccola Nuvola, che danza tanto all’interno quanto all’esterno del teatro.

Lo “specchio magico” del titolo è il misterioso strumento attraverso cui un ragazzino può mostrare a quattro feroci tiranni dell’antichità il drammatico futuro che attende il pianeta. Ma è anche un viaggio che attraversa epoche diverse e unisce paesi distanti tra loro migliaia di chilometri, in una riflessione sulla speranza di libertà, rappresentata dalla figura di Aung San Suu Kyi, resa sulla scena dalla soprano Alda Caiello.

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