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VIAGGIO IN MYANMAR 2018!!

Cari Amici,

la nostra amicizia con Aung San Suu Kyi e con il popolo birmano, ormai una storia di grande coinvolgimento, ci induce a pensare al prossimo viaggio collettivo in Birmania.

Per conoscere il Paese, per condividere l’attuale fase di cambiamento, con le sue sfide e le sue prospettive.

Portiamo nel viaggio la nostra speranza, le nostre domande, le nostre energie.

Questo viaggio sarà il quarto organizzato dall’Associazione per l’Amicizia Italia Birmania Giuseppe Malpeli. E sarà guidato da Albertina Soliani.

Mentre vi scriviamo abbiamo appreso che la missione del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite, creata nel marzo 2017, ha consegnato un rapporto in cui scrive che i leader militari birmani devono essere incriminati per genocidio e crimini di guerra contro la minoranza mussulmana dei Rohingya. Non è la prima volta che siamo là coinvolti nella situazione nazionale e internazionale che vive la Birmania.

 

Stiamo scegliendo il periodo migliore per i più, e più compatibile con i costi.

Dalle nostre indagini risulta che il periodo migliore potrebbe essere dal 22 dicembre al 31 dicembre 2018, o dal 30 all’8 gennaio 2019.

Il costo complessivo si aggirerà sui 3000 euro.

Proponiamo un primo incontro con chi fosse interessato al viaggio per

 martedì 11 settembre a Parma alle ore 21

nella sede dell’Associazione

(Borgo del Gallo, 2 al quarto piano con ascensore; suonare studio legale).

Di seguito il programma del viaggio

 

GANGAW TRAVELS & TOURS CO., LTD

  No. 32-M , 32 Avenue, Pyay Road, 6 ½  miles, Hlaing Township, Yangon, Myanmar

E-mail: gangawtravels@gmail.com

Tel/Fax: 951-537618, Mobile: 959-974071712, 959-799658006, 959-799658009

 

 

 

Programma per Associazione per L’Amicizia Italia Birmania Giuseppe Malpeli

 

Yangon – Sittwe – Mrauk Oo – Mandalay – Naypyidaw – Yangon

 

                                                            Guida italiana

 

Giorno 1         Partenza dall’Italia in orario da definire

Giorno 2          Arrivo a Yangon International Airport.  Accoglienza del rappresentante locale Gangaw Travels e della guida italiana.

Visita a Shwedagon Pagoda, uno dei monumenti religiosi più spettacolari nel mondo.. Pranzo al ristorante. Trasferimento in hotel.

Shopping al Bogyoke market. Photo stop al  Karaweik Hall sul lago di Kandawgyi. Cena in hotel o al ristorante. Pernottamento al Lotte Hotel o similare.

 

Giorno 3          Colazione.

Check out dall’hotel. Trasferimento in aeroporto e volo per  Sittwe con la compagnia Air KBZ oppure Mann Yadanarpon Airlines. Arrivo a Sittwe Airport. Pranzo. Si prosegue per Mrauk Oo in pullman privato (circa 4 ore ). Arrivo a Mrauk Oo. Trasferimento in hotel. Cena. Pernottamento al Shwe Thazin Hotel o similare.

 

Giorno 4         Colazione.

Visita al tempio di Koethaung che custodisce 90,000 immagini del Buddha, la pagoda Pisi, Paraoak, Minkaungshwetu, Satkyamanaung e Yadanamanaung. Pranzo.

Nel pomeriggio visita al tempio di Shittaung che custodisce 80,000 immagini del Buddha, HtukkanThein Temple e AntawThein Temple. Successivamente Yatana Bon Pagoda e tramonto all’Harritaung Pagoda.

 

Giorno 5          Sveglia alle ore 04:00. Colazione al sacco.

Check out dall’hotel attorno alle ore 05:00. Trasferimento al porto. Partenza da Mrauk Oo alle ore 05:30 circa con il battello privato per Sittwe ( navigazione di circa 6 ore). Pranzo a bordo.

Arrivo al porto di Sittwe circa alle 11:30. Visite a Sittwe, tempo permettendo.

Trasferimento all’aeroporto di Sittwe. Volo per Yangon. All’arrivo, trasferimento in hotel. Cena e pernottamento al Lotte Hotel.

 

Giorno 6         Colazione.

Check out dall’hotel. Trasferimento in aeroporto e volo per l’antica capitale di Mandalay. All’arrivo partenza per Amarapura, conosciuta per la lavorazione a mano della seta. Si prosegue per la visita a Mahargandayone, il monastero buddista, dove più di mille monaci  risiedono e studiano. Visita e passeggiata sul ponte di tek più lungo al mondo, U Bein. Pranzo.

Nel pomeriggio, visita alla Maharmuni Pagoda dove risiede l’immagine ‘vivente’ del Buddha, ricoperto di grossi strati di foglie d’oro donate dai pellegrini. Infine, visita alle zone di artigianato tradizionale tipiche di Mandalay e dintorni; sculture di legno e bronzo, preziosi arazzi birmani, marmi, la battitura dell’oro. Trasferimento in hotel. Cena e pernottamento all’Hotel Yadanarpon o similare.

 

Giorno 7          Colazione.

Check out dall’hotel. Visita al Monastero d’oro di Shwe Nandaw Kyaung e successivamente alla Pagoda Kuthodaw, meglio conosciuta come il libro piu grande del mondo, in quanto riporta gli insegnamenti del Buddha, ‘ il Dhammapada’, scritto su 729 lastre di marmo. Partenza da Mandalay intorno alle ore 12:00 per Nay Pyi Daw in pullman, viaggio di 4 ore. Pranzo.

Arrivo a Nay Pyi Daw. Trasferimento in  hotel. Cena e pernottamento all’Hotel Max o similare.

 

Giorno 8          Colazione.

Visite a Nay Pyi Taw. Pranzo al ristorante.

Ritorno a Yangon in pullman, circa 5 ore di viaggio. Arrivo a Yangon in serata.

Cena al ristorante. Trasferimento all’Hotel Lotte o similare.

 

Giorno 9          Colazione.

Visite a Yangon. Trasferimento in aeroporto ed imbarco sul volo per l’Italia.

 

Giorno 10        Rientro in Italia

 

 

Lo Stato del Rakhine, il leggendario Arakan, è la terra in cui ariani e mongoli, religioni brahmaniche e buddhiste si incontrano e si legano strettamente. Chiamata Argyre da Tolomeo nel II secolo, il suo appellativo odierno deriva dal nome che si diedero i primi abitanti: Rakhaingpyi. Il termine Rakhaing era usato degli indiani ariani, in epoca pre-buddhista, per definire i Mongoli e i Dravidi come “popoli selvaggi e incivili”. E proprio in questo Stato, un gioiello nascosto della Birmania, alte su un plateau roccioso, sorgono le rovine di quella che un tempo fu una delle città più spettacolari dell’Asia. Mrauk U, la capitale medievale del Regno di Arakan, si trova ad 80 km nell’interno dalla foce del fiume Kaladan e si raggiunge con un viaggio di circa 6 ore in barca da Sittwe.

Il termine Rohingya, usato dai mussulmani trasferiti dagli inglesi dall’India al Rakhine come forza lavoro, vuole esprimere la loro appartenenza all’Arakan, che i buddisti non riconoscono. Il termine Rohingya è un’autodefinizione del popolo mussulmano, che il resto del Myanmar non riconosce.

Questa storia, così drammaticamente attuale, ha radici antiche, profonde.

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